La crescente disponibilità delle persone verso la possibilità di condividere spazi e servizi ha dato il via ad innumerevoli iniziative nelle quali le persone si organizzano per migliorare un aspetto della propria condizione di vita, e per farlo mettono in atto soluzioni collaborative ed economicamente sostenibili (ad esempio gruppi d’acquisto solidali, car sharing, badante condivisa, common garden). Questo fenomeno ha ormai una dimensione non trascurabile; attività nate spontaneamente in poco tempo crescono e diventano dei riferimenti per il quartiere e per la città. Si basano sull’economia dello scambio, che è diversa dal volontariato, perché è basata sempre sulla reciprocità del dare e avere, è sostenibile anch’essa. Coinvolgere queste attività e gruppi nei progetti ha un esito win win perché chi le ospita ha il vantaggio di radicarsi rapidamente nel quartiere e di poter contare su una base di attività locali attrattive, per i gruppi si apre invece la possibilità di avere a disposizione spazi e servizi per poter consolidare ed ampliare le proprie attività.